Avete mai pensato a un SMS come una via di fuga? Io sì.
Gli SMS, le chat o qualunque modo di parlare che non includa
guardarsi negli occhi sono vie di fuga dalla paura.
Quale paura? Quella dell’espressione.
Per questo, ormai, le notizie, soprattutto quelle brutte,
vengono comunicate tramite uno schermo “insensibile”, è decisamente più
semplice osservare una chat che una persona.
Si pensa che parole scritte diano meno dolorose di parole
orali. Ci si nasconde dietro la solita scusa del “glielo dico tramite messaggio
per farlo/a soffrire di meno”, ma la realtà è che siamo tutti codardi.
Nessuno ha più il coraggio di dire in faccia le cose, di
osservare la reazione dell’altro, vogliamo tutti levarci il peso di vedere la
tristezza negli occhi della gente, forse ci sentiamo meno in colpa così. Non ci
accorgiamo, però, che questo è un modo per lasciare l’altro solo nel suo dolore
e lavarsene le mani.
Doppiamente codardi, e anche egoisti.
Stupido schermo insensibile, tasti privi di emozioni,
risposte fredde, faccine che mascherano la realtà, “sto bene” scritto quando
stai piangendo, “ti amo” scritto mentre la tradisci.
Ci nascondiamo dietro parole.
“tanto non può vedere cosa faccio veramente”, bello pensare
questo, vero?
Facile imbrogliare usando solo delle lettere.
Eccolo il grande potere della tecnologia: imbrogliare
giocando a nascondino.
Non voglio risultare pessimista o una disadattata sociale
che odia tutto e tutti, ma semplicemente… beh, sì forse ho un particolare
sentimento tendente al disprezzo verso le persone di oggi, ma credo che questa
sia la realtà.
SMS, e-mail, chat possono anche essere utili: permettono la
comunicazione a distanza, il che è una cosa davvero importante per chi non ha
la possibilità di vedersi ogni giorno, ma non riesco a trovare altri lati
positivi; forse non ce ne sono o forse non li voglio trovare.
Diventiamo sempre più freddi, non ci accorgiamo più di ciò
che ci accade intorno tanto siamo concentrati a chattare.
Siamo ciechi, egoisti, codardi e freddi, e non facciamo
nulla per migliorare, al contrario, andando avanti col tempo peggioriamo usando
sempre di più quello schermo insensibile.
Ma non è brutto? Alla gente non mancano gli abbracci veri, i
sorrisi che spuntano all’udire di belle parole o semplicemente il contatto
fisico?
I rapporti si vanno solo rovinando, diventano più freddi,
distaccati, divisi da una fittizia rete di messaggi.
Per quanto mi riguarda non sono brava a comunicare le mie
emozioni, anzi a volte non le comunico e basta. Se mi serve uno sfogo getto
parole su un foglio e poi quel foglio finisce nel disordine della mia stanza.
Odio le conversazioni importanti tramite cellulare, se ho
bisogno di parlare con qualcuno lo faccio dal vivo, quell’individuo deve vedere
la mia espressione mentre parlo e io devo vedere la sua. Se finisco in lacrime
e mi serve un abbraccio o magari serve all’altro, devo avere la possibilità di
poterlo dare o ricevere. Devo avere qualcuno davanti, qualcuno che mi ascolti,
scrivere a uno schermo mi fa sentire sola, ed eccolo un altro difetto della
tecnologia: la solitudine.
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